Storia
SALAME FRITTO DI SANT’ANTONIO – Salam frit d S. Antoni
Il maiale, nella storia, era chiamato “il Salvadanaio dei poveri”.
Nella preistoria era molto apprezzata la sua carne e veniva mangiata e affumicata, i Celti chiamavano il maiale Gusen (in forma dialettale).
Con il passare del tempo l’uomo imparò a conservare parte di esso sotto sale.
Nel medioevo si conservò la carne del maiale salata, insaccata e macinata, ne abbiamo riscontro nella storia della Via Francigena.
Nel 1426 N. Piccinino, condottiero del duca di Milano, ordinò di far uccidere 120 maiali per farne salami (porchos viginiti a carni bus pro sablamine).
Nel 1581 troviamo la prima volta la parola salame in un ricettario perchè prima veniva chiamato INSICIA (insaccato).
Ricetta
Salame di maiale italiano di almeno 12 mesi. La stagionatura non deve superare i 10 giorni.
La fetta, rotonda, di spessore di 0,5 cm.
La percentuale di grasso deve variare tra il 20 e il 25%
PROCEDIMENTO
Infarinare e friggere nel burro. Sfumare a fine cottura con Malvasia di Parma
VALORI NUTRIZIONALI
Proteine 30
Lipidi 30