Incontriamoci in Paese

La promozione e la vendita del vero Nocino di Noceto

Dall’anno 2000 il marchio “Nocino di Noceto” è regolarmente registrato con marchio dell’associazione “Incontriamoci in paese” e viene prodotto a livello artigianale in un liquorificio su ricetta dell’associazione, con le noci di Noceto e con la supervisione di un incaricato dell’associazione stessa il Sig. Camillo Cotti.
Naturalmente è in vendita, non solo in bar e negozi del paese, ma anche in provincia e fuori provincia.
Il nocino è un infuso di noci acerbe, raccolte, secondo la miglior tradizione, nei giorni vicini alla festa di San Giovanni, il 23 giugno, messe in infusione in alcol con aggiunta di zucchero e, in piccole quantità, di aromi quali cannella, chiodi di garofano, scorza di limone, macis, ecc..
Quando i romani invasero la Britannia vi trovarono uno strano popolo che, per l’uso che avevano di dipingersi il volto e di tatuarsi il corpo, chiamarono Picti (dipinti ).
Questo popolo usava bere, specialmente nella notte del solstizio d’estate durante riti particolari, uno strano liquido scuro che li rendeva particolarmente euforici, un infuso di noci acerbe in miele e frutta fermentati, era l’antenato del nocino.
La tradizione del nocino a Noceto è molto antica, qualche leggenda la fa risalire ai legionari romani che ne avrebbero importato la ricetta dalle Gallie; altri lo fanno risalire a un soldato di ventura alle dipendenze dei signori di Noceto. Questi avrebbe consigliato il prezioso infuso ad un cavaliere desideroso di conquistare il cuore di una nobile dama. Naturalmente il cavaliere ebbe successo.
Infine perché non pensare che i celti, che hanno dimorato sul territorio nocetano, abbiano insegnato a fare l’infuso agli abitanti di Noceto; la leggenda che vuole che a raccogliere le noci sia, all’alba del solstizio d’estate, una vergine a piedi nudi, richiama molto i riti dei druidi, i sacerdoti dei celti.
Si fa risalire il toponimo Noceto all’esistenza, al tempo dei romani che lo chiamavano Noxetum, di numerosi boschi di noci e le persone più anziane ricordano che, all’inizio del XX secolo, i viali d’ingresso al paese erano ancora di alberi di noce.
Tra tante leggende e supposizioni resta indubbia una cosa, la ricetta del”Nocino di Noceto” viene da una famiglia, la famiglia Cotti, che risiede nel comune da più di 400 anni.
 
Il “Nocino di Noceto è stato riconosciuto dalla regione Emilia Romagna come prodotto tradizionale, la notizia è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Nel 2006 è nata una ulteriore specialità “Gheriglio”, uno scrigno di ottimo cioccolato ripieno di crema al Nocino di Noceto. Altra novità, presentata per la prima volta alla Mostra Internazionale dell’Alimentare di Rimini 2007, un semifreddo dove una pregevole mousse al Nocino di Noceto avvolge delicatamente una bavarese e un croccantino di noci artefice del dolce è Silvia Bergamaschi dell’omonima pasticceria di Noceto.