Associazione Pro Costamezzana e La Festa dell’Asinina
La festa del Asinina con polenta, le origini e la storia.
Le origini dell’Asinina si possono fare risalire alle feste che venivano organizzate nella seconda metà degli anni 70 da un gruppo di amici che costituirono una proloco e le diedero il nome di “Amici di Costamezzana”. Nel cortile dell’osteria, in occasione della sagra di luglio e in qualche altra data spalmata nel corso dell’estate si organizzavano i cosiddetti “ballabili”. La pista da ballo in legno veniva noleggiata per l’occasione e come palco per l’orchestra si utilizzava un rimorchio di autocarro. Non esisteva ancora un menù ma ai commensali del tempo la torta fritta e i salumi che venivano proposti andavano benissimo in quanto si andava soprattutto per ballare.
I primi guadagni vennero spesi per acquistare il legname e nei mesi invernali, quando la campagna richiedeva meno lavoro, venne realizzata con grande orgoglio la propria pista da ballo.
Nei primi anni 80 divenne presidente Minardi Walter e volle introdurre qualcosa di diverso. La compravendita del bestiame era in quegli anni occasione di trasferta per gli agricoltori e dalle visite al mercato del bestiame di Montichiari venne l’idea dello stracotto di carne d’asino che era allora il piatto trainante dell’osteria adiacente il mercato.
Nelle prime due edizioni lo stracotto venne proposto tale quale, successivamente venne accostato alla polenta e visto il successo l’abbinamento è rimasto inalterato sino ad oggi.
Dopo pochi anni alle cuoche locali si affiancò nella preparazione Pippo Giglio, detto “Il belga” in quanto per tanti anni emigrante in Belgio. Fu proprio lui che insistette per introdurre nel menù le patatine fritte, che da allora fanno da contorno, insieme alla polenta, allo stracotto di carne d’asino.
Nei giorni di preparazioni dello stracotto era uso, per donne che curavano la cottura della carne, iniziare i lavori pelando le verdure per il soffritto e poi riempire il tempo passato a sorvegliare la carne pelando le patate. Queste venivano conservate già pelate in grandi mastelle piene d’acqua e venivano affettate solo al momento della cottura (rigorosamente nello strutto).
La sede della festa dopo un paio di edizioni passò dal cortile dell’osteria al prato del campo sportivo di Costamezzana e come data di svolgimento vennero scelti i giorni a cavallo di ferragosto per differenziarsi dalla Sagra, che per tradizione cade invece nella terza domenica di Luglio.
Nel corso degli anni la festa è cresciuta e di conseguenza tutte le strutture di contorno sono state modernizzate e adeguate alle sempre più stringenti esigenze normative. Dai due giorni di festa dei primi anni si è arrivati ad avere quattro giorni di festa a cavallo del ferragosto, con la formula consolidata di “Ballo e Cucina”.
Con il passare delle edizioni la ricetta dello Stracotto si è consolidata e oggi un piccolo ma tenace gruppo di “Resdore” porta avanti la tradizione di questo piatto in apparenza poco estivo ma comunque sempre molto apprezzato. Allo stracotto con polenta, per tradizione, sono sempre stati affiancati pochi altri piatti: patatine, grigliate, salumi. Solo negli ultimi anni l’offerta gastronomica è stata allargata, a causa del successo inaspettato, alla polenta fritta, “sorda” o condita con il gorgonzola.
Ormai la festa è prossima alla 40° edizione ma il passare degli anni non ha esaurito la voglia degli abitanti di Costamezzana di ritrovarsi e presentare agli ospiti la propria frazione al meglio.