noceto e il suo territorio

Noceto e il suo territorio

Dal sito del Comune di Noceto

Pare che sia stata la grande abbondanza di boschi di noci che sorgevano sul territorio a dare il nome a Noceto ed a fare fiorire una serie di leggende popolari che hanno spesso al centro il Nocino, il liquore delle tradizioni più antiche che è diventato il protagonista di una manifestazione che ha luogo l’ultima domenica di settembre.

Sono due corsi d’acqua a delimitare il territorio di Noceto: il fiume Taro ad Est che segna il confine con i Comuni di Parma e di Collecchio ed a Ovest il torrente Parola che lo separa da Fidenza e Salsomaggiore. E’ la Via Emilia a segnare il confine settentrionale ed il Comune di Medesano quello meridionale. A Noceto si arriva dall’Autostrada del Sole, uscendo dal casello di Pontetaro, dalla Via Emilia – la storica via di comunicazione che collega i capoluoghi di provincia -, dalla provinciale 357 della Cisa.

Noceto è situato sulle pendici delle prime colline dell’Appennino parmense ed il suo territorio è in parte pianeggiante ed in parte costituito da vallate ed altopiani.

Le testimonianze iconografiche ci mostrano come Noceto, anticamente, apparisse come un antico borgo racchiuso fra le imponenti mura della Rocca: le abitazioni si stringevano le une alle altre e dal rione si apriva la porta castellana, che mediante un ponte levatoio faceva da collegamento fra la Chiesa e la campagna.

Nel corso dell’ultimo secolo il paese si è progressivamente allargato per strutturarsi come oggi appare: un centro di circa tredicimila abitanti ove – dal nucleo originario, ancora identificabile attorno alla Rocca ed alla Chiesa San Martino, sono sorti progressivamente quartieri che si estendono da ogni lato.

E sono quattro le cittadelle in cui è idealmente suddiviso il territorio, quella dello sport – che accoglie i complessi per il gioco del calcio, del rugby, del tennis, del calcetto, l’impianto natatorio, la palestra e palazzetto dello sport con il bocciodromo -, dell’istruzione – dove hanno sede il polo scolastico con la scuola dell’infanzia, quella primaria e secondaria di primo grado -, quella della cultura – ove sono ospitati il centro Culturale Biagio Pelacani con il teatro, la biblioteca ed il Centro museale Francesco Barocelli che ospita il museo della Tipografia, ed il futuro museo archeologico -, e del sociale – rappresentata dall’area dove sorgono gli appartamenti con servizi, la Casa protetta e il limitrofo complesso dei poliambulatori.

Vasta ed articolata l’offerta dei servizi al cittadino, che l’Amministrazione Comunale ha avuto cura di mantenere ed implementare negli anni, tra cui gli asili nido (due sotto l’egida del Comune e uno privato), le scuole per l’infanzia paritarie (una nel capoluogo e una nella frazione di Borghetto) che si aggiungono a quella statale, oltre a tutta la piattaforma nel sociale – assistenza domiciliare, centro diurno per anziani, taxi sociale -, per arrivare a quelli ausiliari all’ambito scolastico (trasporto con scuolabus, mensa scolastica) .

Il Castello della Musica

Il castello Rocca dei Sanvitale, ove si identificano la storia e le radici del paese, nel 23 dicembre 2005 è ufficialmente battezzato come il Castello della Musica. L’obiettivo è stato quello di “vivificare” il maniero che sovrasta la piazza del paese per renderlo il più possibile fruibile dai cittadini e farlo diventare un contenitore culturale animato di presenze, di contenuti e di eventi.

Il Castello della Musica si presenta come un quadrato imperfetto con quattro torrioni angolari di forma arrotondata oltre la parte più antica, rilevabile ancora nel possente mastio. Alla sinistra del nucleo centrale vi è un’altra costruzione che è suddivisa su tre piani, oltre il seminterrato.
Il piano terra della Rocca è accessibile dal parco, verdeggiante di piante secolari fra le quali spicca il grande ippocastano che durante la stagione natalizia si accende di luci colorate. La sala Milli, che prende il nome dall’ex sindaco di Noceto Gian Paolo Milli, è periodicamente sede di mostre, convegni e matrimoni.
Dal parco si accede anche ai locali dell’ex biblioteca, oggi sala Gildo Mellini, sede dell’Associazione il Podio, che da venti anni offre una vasta piattaforma di corsi musicali e sede dell’associazione culturale “I Cantori del Mattino”, oggi corale “Adolfo Tanzi”, prestigiosa istituzione musicale che da 50 anni ha sede a Noceto. Salendo, mediante le scale o l’ascensore, arriviamo al cosiddetto “piano nobile” del fortilizio, quello decisamente più rappresentativo. Qui hanno sede due musei: il Museo della Liuteria ed il Museo del Disco che hanno ottenuto nel 2010 dalla regione Emilia Romagna la certificazione di Musei di Qualità.
Nel Museo della Liuteria è esposta l’importante collezione degli strumenti ad arco ed a pizzico realizzati dal maestro Renato Scrollavezza, oltre a quelli costruiti dai Liutai della Liuteria Parmense. Il pregevole patrimonio discografico derivante dal lascito di Bruno Slawitz (giornalista sportivo nocetano) è costituito da una raccolta di dischi a 78 e 33 giri in vinile – a tema prevalentemente sinfonico e operistico – è ospitato dal Museo del Disco, che è tornato ad insediarsi nel Castello in una veste profondamente rinnovata ed informatizzata. Il Museo è articolato mediante un percorso composto da varie postazioni di ascolto. Proseguendo nella visita al castello si arriva alla sala Rossellini, che è stata trasformata in uno spazio attrezzato per videoconferenze e proiezioni di filmati, fra cui quello che l’Amministrazione ha realizzato, a scopo didattico, sulle fasi di lavorazione degli strumenti ad arco, che contiene anche una trattazione descrittiva del Castello. Da questo piano, mediante una scala interna si sale nei locali del torrione che ospitano la Scuola Internazionale di Liuteria Renato Scrollavezza, fondata come scuola di liuteria in Parma in seno al Conservatorio Arrigo Boito nel 1975 ed ora una delle più importanti realtà internazionali di formazione nel campo della liuteria. Particolarmente suggestivo è il laboratorio della Scuola: situato in cima al torrione, dalle finestre gli allievi possono godere di una panoramica a 360° del territorio circostante, che nelle giornate più limpide può arrivare dal fiume Taro a Castelguelfo, castello privato. Tornando all’esterno, da piazza Garibaldi si può accedere direttamente ai locali sede della  Pro Loco, che nei giorni delle manifestazioni diventano sede decentrata dell’ufficio del Turismo, normalmente ospitato nel Municipio.

Chiesa Parrocchiale di San Martino

Le prime notizie scritte sulla presenza di una pieve a Noceto risalgono al 3 febbraio 1162. Essa compare infatti in un atto di donazione con il quale Gherardus ed Ermengarda da Monistero cedono al Capitolo della Cattedrale di Parma una parte del mulino posseduto in Noceto presso la Chiesa (I. Affò “Storia di Parma” vol. 1). Viene inoltre menzionata nel “Rotulus Decimarum” del 1230. Nel sopracitato affresco del Bembo a Torrechiara (1462), vediamo raffigurata una piccola chiesa appena fuori le mura: anche se la sua ubicazione esatta ci è sconosciuta, è possibile ritenere che essa si trovasse nelle immediate vicinanze di quella odierna, forse addirittura nello stesso luogo.
Nel XVII secolo l’antica chiesa non rispondeva più alle esigenze di una popolazione in continua crescita: dunque, nel periodo che va dal 1692 al 1754 ne fu costruita una nuova. Nel 1875 furono progettate, dal geom. Ferdinando Leonardi, una nuova facciata e le due navate laterali .
L’interno dell’edificio venne decorato per la prima volta nel 1905 e di nuovo negli anni ’50 ad opera dei fratelli Furlotti.
Nel 1942 fu attuato un programma di abbellimento, con la realizzazione del fonte battesimale e della sua cappella per opera del prof. Piero Furlotti. Sullo sfondo della cappella compare il quadro raffigurante il battesimo di Gesù donato da Eugenio Scarabella verso il 1750.
La chiesa vanta un patrimonio artistico composto da diciotto opere catalogate fra quelle di interesse nazionale, tra le quali è da menzionare il grande dipinto, attribuito a Francesco Scaramuzza (1832), raffigurante S. Martino a cavallo.
A lato della Chiesa, di fianco alla canonica, oltrepassando un piccolo cancello e scendendo le scale ci si trova all’entrata della Cripta di San Francesco.

La cripta di San Francesco 

Si trova a lato della Chiesa, sotto la canonica, accessibile oltrepassando un piccolo cancello e scendendo le scale. Il locale racchiude oggetti di notevole valore storico, come la vasca battesimale presente nella prima chiesa, e un antico arco sotto al quale pare passasse il canale che alimentava il mulino situato nei pressi della pieve. Un documento risalente al 1162 attesta: “Fecerunt finem de quarta cuiusdam molendini parte, posita in Noceto prope ecclesiam”. Sono esposti anche una ruota, utilizzata per azionare il mantice dell’organo (1780) prima dell’avvento dei sistemi elettrici e l’orologio della torre campanaria del 1754.

Centro museale Francesco Barocelli

Centro Museale Francesco BarocelliIl Centro museale, intitolato nel marzo 2019 a Francesco Barocelli, intellettuale e storico d’arte nocetano, ospita il Museo della Tipografia “Fernando Libassi” ed il museo archeologico di prossima apertura che ospiterà la Vasca Votiva di Noceto

Teatro Comunale Giuseppe Moruzzi

Il Teatro Comunale di Noceto è inaugurato il 1° marzo 2003. Ricavato da un immobile che faceva parte di un ex complesso industriale.E’ stato Intitolato al celebre fisiologo Giuseppe Moruzzi.   è dotato di 350 posti a sedere ed un ampio parcheggio antistante. Ha ospitato rassegne teatrali di prestigio che hanno visto artisti di fama internazionale quali Arnoldo Foà, Giorgio Albertazzi, Premiata Forneria Marconi, New Trolls . . . e tanti altri calcarne il palcoscenico. E’ sede di iniziative di carattere culturale di svariato carattere, realizzate da compagnie teatrali ed associazioni che operano a vario titolo, è sede delle manifestazioni che coinvolgono attivamente gli studenti delle scuole del territorio nel contesto di progetti extracurricolari ad esempio: Settimana della Creatività, Giorno della Memoria e del Ricordo  ed ospita convegni e seminari organizzati dall’Amministrazione Comunale e da soggetti terzi.